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Sontuose come trionfi: le cornici barocche

Il XVII secolo è per l’Italia un periodo di decadenza generalizzata, dovuta al fatto che essa non è più il crocevia del commercio internazionale, che ormai è rivolto verso oriente, per cui tutte le attività economiche danno segni di forte regresso. La vita artistica e spirituale procede sotto lo
slancio dei due secoli precedenti, ma ben presto l’attenzione sarà rivolta ad altre nazioni europee. Soprattutto Firenze non è più il maggiore centro artistico della penisola: Roma e Venezia vengono
a costituire i due poli che attirano le più forti energie ed i migliori ingegni. Il Barocco si afferma a Roma per diffondersi poi negli altri centri italiani e quindi in Europa. E’ grazie all’importazione di alcune tecniche di lavorazione, quali ad esempio le lacche dalla Cina, che Venezia riesce ad emergere da questa situazione stagnante ottenendo così la supremazia economica e culturale per più di un secolo.
Un gusto disteso ed insistito per l’esibizione della sontuosità, dello spettacolo meraviglioso, della
bizzarria capricciosa ed intrigante caratterizza la maggior parte della produzione artistica, tanto quella maggiore quanto le applicazioni nell’arredamento e nella decorazione, durante il periodo barocco; molte cornici barocche si avvicinano, per la ricchezza dei valori cromatici ed ornamentali, agli ambienti ai quali erano destinate. L’equilibrio, la proporzione e la razionalità rinascimentale vengono sconvolti da una concezione dell’arte che si preoccupa di persuadere, commuovere e stupire, secondo un programma connesso con la glorificazione della Chiesa. La rigida distinzione delle tre arti è cancellata da una visione unitaria in cui architettura, scultura e pittura interagiscono nella ricerca di effetti scenografici.  A volte, tra le eccentricità e l’ostentazione della richezza, si possono trovare invenzioni originali che superano il decorativismo di rappresentanza e rendono vani gli schematismi di un’epoca in cui si tentò di codificare una dimensione estetica che era nata da trasformazioni trasgressive degli stilemi portati via dal gotico e dal rinascimento. Lo stile Barocco ha le parti decorative forzatamente chiuse in uno schema simmetrico dal quale a fatica non esce se non nel successivo Barocchetto e poi finalmente nel Rococò.
Le cornici barocche sono caratterizzate da decori ricchi di volute, riccioli e cartocci finemente intagliati in legni europei ma anche esotici e la doratura veniva eseguita a guazzo con oro vero.