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La severità dello stile impero

Nello svolgersi di un periodo culturalmente complesso e segnato da profondi mutamenti politici e socio-economici, come fu il XVIII secolo, il secolo della rivoluzione francese, lo scontro tra opposte tendenze fu, in ogni campo, potente e dichiarato.
Avviatosi sugli involuti residui del gusto barocco, il ‘700 approda alla semplicità ellenica riscoperta dai neoclassici; ma il richiamo costante che lo attraversa con tenacia è quello del classicismo. Le forme classiche così come si erano definite dal Rinascimento in poi, rinnovando le glorie del passato, sembrano offrire una rassicurante prospettiva alle incertezze del presente. Le cornici italiane neoclassiche si diffondono su scala assai ampia un po’ dovunque, convergendo poi gradualmente verso i modi tipici dell’Impero. Si crea così una  generalizzazione delle dorature e degli ornati a rilievo di formato piuttosto contenuto ma ripetuti in serie continua lungo i bordi: si tratta di ovuli, dentelli, perline, palmette stilizzate, punte di lancia, disposti in serie e organizzati secondo una disciplina molto controllata.
Questi motivi ornamentali, realizzati generalmene in stucco con grande impiego di stampigliature, potevano essere realizzati indipendentemente, quindi sezionati separatamente, riuniti e composti sulle basi modanate delle cornici. Inizia, quindi, una lavorazione in serie dei manufatti lignei che vengono decorati con stampi anziché con intagli eseguiti a mano su legno.
La diffusione della cornice Impero continuò in vaste proporzioni per vari decenni nel corso dell’Ottocento. Parallelamente facevano la loro comparsa, a getto continuo e per tutto il XIX secolo, altri modelli ispirati a esempi neo-Barocco, neo-Rococò, neo-Gotico, neo-Rinascimento, ecc. Sono le naturali espressioni, riguardo in generale i più diversi settori dell’artigianato, di un secolo che fu sovente caratterizzato da connubi ibridi, da un eclettismo tanto più suggestivo nella resa quanto a volte generico nelle intenzioni.
La doratura delle cornici tipiche del periodo Impero era in parte a guazzo ed in parte a missione per ottenere effetti contrastanti di parti lucide ed opache; altri tipi di contrasto si ottenevano laccando di nero le gole delle cornici, facendo così emergere i decori caratteristici dell’Impero quali lance incrociate, foglie di alloro, palmette e in seguito anche teste di aquila o aquile intere; inoltre il nero dava un tono severo ed importante sia alle cornici che agli arredi ricordando quindi la potenza dell’impero napoleonico.